Nel lontano 1968, Airolo è stato il primo Comune ticinese a dotarsi di un impianto di depurazione. La struttura è stata a più riprese modificata e migliorata, così da adattarla alle mutate esigenze normative e legislative.
Nell’ultimo decennio, le condizioni di esercizio dell’impianto hanno subìto forti cambiamenti, in buona parte dovuti all’avvento di grossi caseifici, come pure all’evoluzione delle abitudini degli utenti privati, portando l’impianto a trattare mediamente 25 l/s pari a 6000 abitanti equivalenti.
Dopo essere stati confrontati a rilevanti problemi nella gestione della vasca biologica ed in particolare con il trattamento del carico organico in entrata, nel 2012, con l’assistenza di un consulente specializzato e quella dei funzionari cantonali, sono stati definiti e realizzati importanti interventi che permettono tuttora una gestione funzionale e all’avanguardia.
Nell’imminente futuro, l’attuale impianto verrà verosimilmente messo fuori servizio, per lasciare spazio alla rivalorizzazione del fondo valle airolese. A tale proposito da due anni si sta valutando la realizzazione di un nuovo IDA nei pressi dell’area di servizio dello Stalvedro.
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