Dal 1. gennaio 2018 ogni cittadino straniero residente a Airolo ha il diritto di inoltrare una domanda di naturalizzazione, se rispetta le seguenti condizioni indispensabili:
Nella valutazione dei diversi criteri di naturalizzazione, l’autorità comunale tiene in debita considerazione la situazione personale di ogni candidato. Le persone invalide, affette da una grave malattia oppure che hanno delle gravi difficoltà a leggere e scrivere e che per queste ragioni non adempiono a certe condizioni, ed in particolare alla conoscenza scritta e parlata dell’italiano e alla riscossione di aiuti sociali, possono segnalare queste circostanze al momento dell’inoltro della domanda di naturalizzazione.
Uno dei criteri più importanti per la naturalizzazione è il rispetto dei valori indicati nella Costituzione federale: democrazia, autodeterminazione e parità dei sessi. L’ordinanza federale menziona però anche il diritto alla vita e alla libertà personale, la libertà di credo e di coscienza, la libertà di espressione, l’obbligo di prestare servizio militare o servizio civile sostitutivo. Anche frequentare la scuola dell’obbligo è un valore costituzionale.
Nel calcolo degli anni di residenza in Svizzera, non sono presi in considerazione quelli trascorsi al beneficio di un permesso N (richiedenti l’asilo) o di un permesso L; mentre quelli con il permesso F (ammissione provvisoria), contano la metà.
Gli anni trascorsi in Svizzera tra gli 8 ed i 18 anni contano doppio, ma il soggiorno effettivo deve essere di almeno 6 anni.
Chi è di lingua madre italiana o ha frequentato almeno cinque anni di scuola dell’obbligo (5a elementare e medie) in Ticino o ha concluso una formazione a livello secondario oppure terziario, non dovrà dimostrare le proprie competenze linguistiche.
Senza questi presupposti i candidati dovranno presentare un certificato che attesta il livello A2 per lo scritto e il livello B1 per il parlato, rivolgendosi ad uno degli enti di certificazione di livello internazionale presenti in Ticino; oppure presentando il “Passaporto delle lingue” (www.fide-info.ch).
Chi non ha frequentato almeno cinque anni di scuola dell’obbligo in Ticino o non ha concluso una formazione a livello secondario oppure terziario, dovrà dimostrare la propria familiarità con le condizioni di vita svizzera, frequentando un corso di cittadinanza. Anche chi ha ottenuto un titolo del secondario o terziario in Ticino, deve sottoporsi al test sulle conoscenze del contesto geografico, storico, politico e sociale della Svizzera e del Ticino, ma può chiedere al Servizio naturalizzazioni del Cantone, di essere esonerato dalla frequenza del corso.
I corsi sono proposti dall’Istituto della formazione continua del DECS (www.ti.ch/ifc): Casella postale 2170, 6501 Bellinzona (+41 91 814 16 71; e-mail: decs.ifc@edu.ti.ch).
Per l’iscrizione al corso è necessario avere le condizioni circa le conoscenze della lingua italiana (certificazione, passaporto delle lingue o condizioni di dispensa secondo le disposizioni legali).
Chi intende inoltrare la propria candidatura, deve innanzitutto richiedere il dossier presso la Cancelleria comunale e completarlo allegando una serie di documenti indispensabili.
I candidati alla naturalizzazione non sono più obbligati a conservare il loro domicilio nel comune in cui iniziano la procedura fino alla crescita in giudicato della decisione del Consiglio comunale. Se il Comune ha già svolto tutte le indagini necessarie a verificare l’adempimento di tutte le condizioni di naturalizzazione, l’iter deve essere concluso anche se il candidato si trasferisce in un altro Comune o Cantone.
I figli minorenni possono essere inseriti nella domanda di uno dei due genitori. Se hanno già compiuto 16 anni devono però compilare un dossier separato.
I cittadini stranieri residenti in Ticino dalla nascita e ininterrottamente da almeno dieci anni, possono acquisire in via agevolata la cittadinanza ticinese, se ne fanno richiesta prima del compimento del ventiduesimo anno di età.
Il comune di attinenza è quello in cui il richiedente ha vissuto ininterrottamente nei due anni precedenti l’inoltro della domanda.
I partner registrati di un cittadino svizzero, al momento dell’inoltro della domanda di naturalizzazione devono dimostrate di aver risieduto in Svizzera per almeno 5 anni fra i quali l’anno precedente alla presentazione della candidatura e di vivere da almeno tre anni in unione domestica registrata.
In Svizzera la doppia cittadinanza è ammessa senza limitazioni dal 1. gennaio 1992. Perciò lo straniero naturalizzato non deve più rinunciare alla sua cittadinanza d’origine. È tuttavia possibile che il diritto dello Stato di provenienza, preveda la perdita automatica della cittadinanza in caso di acquisto volontario della cittadinanza di un altro Stato.
I formulari necessari per le pratiche di naturalizzazione sono a disposizione presso la Cancelleria comunale.